Orzotto con gamberi e fiori di zucchine

Un Lombardo a Tarquinia

Pubblicazione: 11/10/2024

Questo piatto nasce come frutto della contaminazione di due realtà, quella lombarda dove Pietro è nato e cresciuto e quella tarquiniese dove lui stesso, insieme alla sua famiglia, possiede una casa di proprietà e soggiorna in estate.
Ed è stato proprio l’amore per gli aromi ed i sapori delle nostre zone a far realizzare a Pietro questa ricetta che possiamo descrivere come l’unione tra gli ingredienti poveri della tradizione contadina della Tuscia e quelli più pregiati tipici dei paesi di mare come Tarquinia.

Dettagli della ricetta

Persone:

4

Difficoltà:

Medio

Tempo di preparazione:

90 minuti

Strumenti necessari:

Spelucchino, pentola, casseruola, pentolino, frullatore, setaccio, tagliere, coltello, mestolo, ciotole, grattugia.

Ingredienti della ricetta

  • orzo:

    350 g

  • scalogno:

    1

  • cipolla:

    1

  • carote:

    2

  • coste di sedano:

    2

  • mazzetto di prezzemolo:

    1

  • vino bianco da sfumare:

    1 bicchiere

  • pecorino stagionato:

    250 g

  • panna:

    250 g

  • olio evo:

  • burro:

    200 g

  • fiori di zucchina:

    16

  • gamberi medi da fare crudi:

    12

  • limone con buccia non trattato:

  • acqua :

    5 lt

Procedimento

  • Fase 1

    Sguscia i gamberi mettendo da parte gli scarti ed eliminando il budellino centrale e conservali in frigo.

  • Fase 2

    Prendi tutti i carapaci, togliendo l’occhio che potrebbe far diventare amaro il fumetto.

  • Fase 3

    Pulisci e monda carote, cipolle, sedano e prezzemolo.

  • Fase 4

    In una casseruola capiente, versa i carapaci poi aggiungi circa 4 lt di acqua fredda.

  • Fase 5

    Portali ad ebollizione su un fuoco vivace quindi abbassa la fiamma e continua la cottura per almeno un’ora. Il liquido dovrà ridursi per concentrare il suo profumo.

  • Fase 6

    Dopo circa 1 ora di bollitura, frulla questo brodo con il minipimer o con un frullatore dopodiché filtra e travasa in un’altra pentola.

  • Fase 7

    PER LA FONDUTA
    Versa la panna in un pentolino e inizia a scaldarla a fuoco basso, poi unisci una parte di pecorino e mescola.
    Aggiungi poco alla volta il restante pecorino e continua a mescolare bene.
    Passa questo liquido al mixer per ottenere una consistenza liscia e senza grumi.
    Se necessario, aggiusta la consistenza con altro pecorino o panna.

  • Fase 8

    PER ORZOTTO
    Metti nel congelatore 100 gr di burro tagliato a cubetti che ti servirà per mantecare l’orzotto.

  • Fase 9

    Pulisci e lava i fiori di zucca e dividi ognuno di loro in 3/4 parti e mettili da parte.

  • Fase 10

    Trita finemente lo scalogno, versalo in una padella insieme al restante burro e ad un cucchiaio di olio e lascia cuocere a fiamma bassa fino a che non sarà diventato trasparente.

  • Fase 11

    In una casseruola larga ma dal bordo basso, fai tostare per un paio di minuti l'orzo senza grassi, sfuma con del vino bianco di qualità e, dopo aver lasciato evaporare l'alcool, aggiungi lo scalogno ed i grassi preparati in precedenza.

  • Fase 12

    Procedi con la cottura, irrorando con il fumetto caldo preparato in precedenza.

  • Fase 13

    Nel frattempo prepara la battuta: dividi i gamberoni a metà e battili con la lama del coltello, una volta battuti, condiscili con un filo di olio ed un pizzico di sale.

  • Fase 14

    Continua la cottura dell’orzo per circa 30 minuti, aggiungendo altro fumetto se occorre.

  • Fase 15

    A 4-5 minuti dal termine della cottura, aggiungi i fiori preparati in precedenza, mantecando e lucidando con il burro messo nel congelatore.

  • Fase 16

    A cottura ultimata, aggiungi una generosa dose di fonduta alla base del piatto, sistemaci sopra l’orzotto e completa con la battuta di gamberi, del prezzemolo tritato e la scorza di limone grattugiata.

Un’altra ricetta che ha partecipato all’edizione del Divin Mangiando 2024 è l’Orzotto con gamberi e fiori di zucchine che il suo creatore Pietro Sozzi ha voluto denominare con il titolo di fantasia “Un Lombardo in cucina”.

Le aziende sponsor del Divin Mangiando

Tra le tante aziende che ci hanno voluto accompagnare in questo nostro progetto del Divin Mangiando c’è la Zootecnica Viterbese che ha collaborato alla riuscita dell’evento, donando pecorino, parmigiano, latte, burro e salsicce, tutti prodotti che poi sono stati utilizzati da Pietro e dagli altri concorrenti per le loro creazioni.

La Zootecnica Viterbese è presente nel territorio della Tuscia dal 1974 e attualmente, ma è una realtà in continua espansione, riunisce in cooperativa 174 aziende che sono tra le migliori realtà zootecniche della provincia di Viterbo. L’obiettivo comune di tutti gli allevatori coinvolti è quello di creare prodotti di qualità legati al territorio e di farli incontrare con il Mercato.

Per fare questo e poter garantire ai consumatori, che possono leggere sull’etichetta, di tutto ciò che acquistano, le informazioni necessarie come l’origine e la qualità della merce, la Zootecnica si serve di una filiera molto corta che riduce i passaggi dei vari prodotti nel loro ciclo di vita.  Seguendo ogni passo della produzione, dall’acquisto dei prodotti destinati all’alimentazione animale fino alla commercializzazione della carne e del latte nei loro punti vendita, le varie aziende della cooperativa riescono a tracciare ogni fase di vita delle loro produzioni: il motto comune è dai campi al banco dei punti vendita.

E la bontà di questo loro progetto lo si può notare in tutti gli 8 punti vendita dislocati nella provincia di Viterbo, dove ogni giorno arrivano, da tutte le aziende consociate, prodotti sempre freschi tra cui carne e formaggi.

A proposito dei loro prodotti caseari o meglio a proposito del latte con cui questi formaggi vengono realizzati, è grande soddisfazione per la cooperativa essere entrata a far parte delle aziende che consegnano il loro latte alla Centrale del Latte di Roma.

Azienda Agricola Le Vigne

L’Azienda Agricola Le Vigne è un’altra delle tante aziende che ha partecipato come sponsor al Divin Mangiando 2024, contribuendo alla gara con il proprio olio extravergine di oliva che Pietro e tutti gli chef amatoriali hanno utilizzato per preparare e condire i propri piatti.

L’azienda Le Vigne è situata a Bolsena, nelle colline circostanti l’omonimo lago, al confine fra Toscana, Umbria e Lazio.

Quello di questa azienda agricola è un olio di alta qualità, perché ottenuto dalle olive più pregiate che, una volta raccolte dagli alberi, vengono subito molinate. I terreni dove sono coltivati gli oliveti sorgono nella parte alta di Bolsena ed affacciano direttamente sul lago; hanno delle caratteristiche geologiche e climatiche particolari e sono lontani da ogni forma di inquinamento ed è per questo motivo che le varietà autoctone di olive provenienti da quei terreni possiedono dei profumi ed un sapore unici.

La produzione di quest’azienda, però, non si limita solo all’olio, si possono trovare anche ortaggi, marmellate, frutta ed organizzano anche degustazioni dei loro vini; inoltre possiedono un allevamento di cavalli ed uno di asini di razza amiatina che non vengono destinati all’uso alimentare bensì ad un esclusivo utilizzo ricreativo per i loro ospiti.

Già da qualche anno, sempre all’interno dell’azienda, i proprietari hanno poi creato un agriturismo aperto tutto l’anno che dispone di una piscina e di un servizio mountain bike per le escursioni a bordo lago. Situato sulla via Francigena a soli duecento metri dal centro di Bolsena ed a 15 minuti da Civita di Bagnoregio, questa struttura è composta da un grande casale principale e da delle graziose dépendances, il tutto circondato da un meraviglioso giardino attrezzato che si affaccia sul lago come un’enorme terrazza verde.

Qui gli avventori vengono coccolati da un personale sempre gentile e disponibile e dalla bontà della cucina che si avvale dei prodotti a Km 0 coltivati nel loro orto.

Che vino abbinare all’orzotto

A questo Orzotto con gamberi e fiori di zucchine ti consiglio di abbinare un vino, le cui uve vengono coltivate sulle colline che si affacciano sul mare di Tarquinia: il Nethun 2023 dell’Azienda Vinicola Muscari Tomajoli. E’ un bianco a base vermentino molto quotato nel mondo dei vini che ha ricevuto vari premi come la Medaglia d’Oro al Concorso Vermentino 2021 e che viene segnalato in varie guide come quella di Veronelli e la Slow Wine.

Dal colore giallo paglierino con sfumature verdastre e con una gradazione alcolica di 13°C, il Nethun 2023 presenta al naso delle note di frutta sia dolci che asprigne, accompagnate da sottili cenni floreali ed erbacei mentre in bocca è possibile scorgere un’acidità equilibrata, una contenuta morbidezza alcolica ed una nota minerale che lo fanno diventare perfetto per accompagnare i piatti di pesce.

 

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