Ricetta vincitrice Divin mangiando 2024

Ricette vincitrice Divin mangiando 2024

Pubblicazione: 20/09/2024

Fabio Ciambella vincitore Divin mangiando 2024

Anche quest’anno la gara gastronomica del Divin Mangiando si è svolta in un’atmosfera conviviale, in cui tutti i partecipanti, pur vivendo il normale stress della competizione, si sono divertiti. E alla fine di questa sfida appassionata, i giudici hanno decretato la ricetta vincitrice: “Lombrichelli pomodorini, zucchine e gamberi”, preparata da Fabio Ciambella, insegnante di inglese all’Università di Roma.
Fabio, con questa sua preparazione, ha voluto omaggiare la sua terra di origine e l’ha denominata “La Tuscia nel piatto”, ha realizzato una ricetta che lui stesso ha definito in sede di presentazione come il suo personalissimo viaggio dal Tirreno (Tarquinia) ai Monti Cimini (Viterbo).
Fabio, infatti, è nato e cresciuto a Tarquinia ma da qualche anno si è trasferito per lavoro a Viterbo; ha però mantenuto stretti i legami con i suoi territori dove ha vissuto per 29 anni, ma soprattutto è rimasto legato alle sue origini ed ai suoi ricordi di bambino, per cui ha cucinato un piatto in cui la maggior parte degli ingredienti che ha utilizzato sono stati quelli che lo hanno accompagnato nella sua fanciullezza.
Sono stati proprio i ricordi che lo hanno ispirato, sono stati i tanti momenti vissuti nell’orto dello zio Vincenzo a dargli l’idea delle materie prime con cui condire questo piatto, così come sono state le tante ore passate in cucina ad osservare la nonna materna che gli hanno dato l’idea di preparare i lombrichelli: un tipo di pasta lunga che nelle altre regioni viene chiamato bigoli, pici, stringozzi, o umbric(h)elli.
Un bambino che, oltre a vivere il verde, la natura e la campagna, amava anche il mare e d’estate si armava di secchiello e retino, andando a pescare i gamberi alla prima chiusa delle Saline.
Oggi Fabio, anche se conserva intatti tutti questi ricordi, è un uomo fatto ed ha capito che bisogna essere riconoscenti anche verso la città ed il contesto circostante che lo ospita ora, per cui si è sentito in dovere di omaggiare, nella sua “Tuscia nel piatto”, anche un prodotto tipico dei Monti Cimini, le nocciole.

Dettagli della ricetta

Persone:

4

Difficoltà:

Medio

Tempo di preparazione:

120 minuti

Strumenti necessari:

Ciotola per l’impasto, colino, coltelli, mestoli, minipimer, padella fonda o wok, pentola, spianatoia, tarocco.

Ingredienti della ricetta

  • farina di semola rimacinata (Il Bosco incantato):

    200 g

  • farina 00 ( Luca Di Piero):

    200 g

  • nocciole tostate:

    80 g

  • gamberi :

    500 g

  • pomodorini ciliegino:

    300 g

  • zucchine:

    250 g

  • Brandy Superbo Valle del Marte:

    2 bicchieri

  • aglio:

    1 spicchio

  • limone:

    succo e scorza di 1 limone

  • peperoncini:

    q.b

  • Olio di semi per friggere:

    q.b

  • Olio evo :

    q.b

  • carota:

    1

  • cipolla bianca:

    1

  • sedano:

    2 coste di gambo

  • teste e carapaci dei gamberi:

Procedimento

  • Fase 1

    Inizia, eliminando le teste ed i carapaci dei gamberi (non vanno buttati, servono per il fumetto!) e privandoli dell’intestino con l’aiuto di uno stecchino o di un coltello. Tagliane alcuni a pezzetti e lasciane intatti altri per la decorazione.

  • Fase 2

    Prepara il fumetto e metti le teste ed i carapaci in una pentola con olio, sedano, carota e cipolla: quando inizieranno a soffriggere, sfuma con il brandy e schiaccia le teste. Attendi che la parte alcolica evapori, copri con l’acqua e lascia cuocere per circa un’ora a fiamma bassa, prima di filtrare il tutto con un colino a maglia stretta.

  • Fase 3

    Prepara intanto i lombrichelli: mischia le due farine in una ciotola, aggiungi l’acqua un po’ alla volta ed inizia a impastare. Quando hai formato una palla, finisci di amalgamare gli ingredienti su una spianatoia, con l’aiuto di un po’ di farina di semola se serve, ed ottieni un impasto morbido ma non appiccicoso. Ricopri con la pellicola e lascia riposare per 20/30 minuti.

  • Fase 4

    Nel frattempo prepara il pesto, mettendo in un bicchiere del minipimer una parte delle zucchine, le nocciole tostate, il sale, l’olio, il succo e la scorza del limone grattugiata. Inizia a frullare e, se dovesse risultare poco fluido, aggiungi dell’acqua un po’ alla volta. Metti da parte.

  • Fase 5

    Grattugia le zucchine rimaste con una grattugia a fori larghi. Andranno fritte per decorare il piatto.

  • Fase 6

    Taglia anche i pomodorini ciliegino in quattro e mettili da parte.

  • Fase 7

    Prepara i lombrichelli, tagliando l’impasto con l’aiuto di un tocco o di un coltello e assottiglialo fino a farlo diventare a forma di lombrichelli, aiutandoti con la farina di semola.

  • Fase 8

    Finite tutte queste preparazioni, puoi finalmente dedicarti alle varie cotture.

  • Fase 9

    Inizia facendo bollire abbondante acqua salata in una pentola e aggiungendo qualche cucchiaio di fumetto, in modo che la pasta, in cottura, assorba il gusto dei gamberi.

  • Fase 10

    Contemporaneamente, in una padella fonda o in un wok, fai soffriggere un giro d’olio con l’aglio e il peperoncino. Metti dentro i gamberi, sfuma con il brandy e sala leggermente. Dopo pochi minuti spegni sotto il wok e togli i gamberi, lasciando solo l’aglio.

  • Fase 11

    Nella stessa padella, metti altro olio, se serve, fai soffriggere, aggiungi i pomodorini ciliegino e poi anche i gamberi con qualche altro cucchiaio di fumetto.

  • Fase 12

    Nel frattempo, in un’altra padella friggi velocemente le zucchine grattugiate e falle scolare.

  • Fase 13

    Metti la pasta nel wok e fai saltare, aggiungendo un po’ di acqua di cottura.

  • Fase 14

    Aggiungi anche il pesto, un giro di pepe, se piace, amalgama e spegni il fuoco.

  • Fase 15

    Impiatta, cospargendo i tuoi lombrichelli con le nocciole tritate e le zucchine fritte.

Le aziende sponsor del Divin Mangiando presenti nella ricetta

Le verdure presenti nella ricette sono fornite dall’azienda agricola Alessio Barucca e dalla Tenuta Sant’Isidoro, ora te le presento.

Dell’azienda agricola di Alessio Barucca te ne ho parlato in questo articolo.

Della Tenuta Sant’Isidoro ti posso dire che nasce nel 1939 lungo la Maremma laziale in una terra dove le colture dal sapore antico si vestono di colori affascinanti, frutto di una terra ribelle e forte.

La frutticoltura e la viticoltura, grazie alle favorevoli condizioni pedoclimatiche, sono state un loro punto di forza nelle quali hanno fatto scelte innovative e coraggiose.

La garanzia di qualità è data anche da una filiera interna completamente gestita e controllata che consente loro di offrire al cliente un prodotto eccellente e naturale.

È una realtà che racconta una storia di famiglia che nutre la passione per questa terra da generazioni.

Semola rimacinata del Bosco Incantato®

Utilizzata nella ricetta per la preparazione dei lombrichelli.

Alessandra Spina è il cuore pulsante del Bosco Incantato, cresciuta con i racconti dei genitori, che parlavano di ricette di famiglia e di aromi freschi, con un sentore di mare e di Sud, fatti di sveglie nel cuore della notte per cuocere il pomodoro e di vasetti di melanzane sott’olio centellinate per arrivare alla stagione successiva.

Da questi semi piantati nel suo cuore, nel 2016 nasce Il Bosco Incantato®: il corpo centrale dell’azienda è costituito da un terreno abbandonato di quasi due ettari, sul quale spiccavano solo 28 piante di ulivo, quasi completamente inselvatichite.

Da archeologa, sentendo il richiamo della terra e della tradizione, ha deciso di cambiare il corso della sua vita e si è inventata un lavoro completamente nuovo, creandosi un mondo nel quale poter esprimere tutto il suo amore per la natura e per la cucina.

Il Bosco Incantato® è il posto nel quale si coniugano l’amore per la terra e quello per la tradizione, per quei sapori e quei profumi che hanno avvolto Alessandra nel corso della vita.

Azienda agricola Luca Di Piero

Nocciole tostate di Nativa

Brandy Superbo Valle del Marta

premiazioni divin mangiando 2024

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